
Sensazione di acidità e bruciore allo stomaco: cause e rimedi
Gonfiore addominale, nausea, bruciore di stomaco, tutti questi sintomi sono correlati al cosiddetto reflusso gastrico.
Il reflusso gastrico è una patologia strettamente connessa alla qualità della digestione. La sensazione di acidità che si avverte in caso di reflusso è causata dai succhi gastrici, che, in condizioni normali, hanno solo il compito di ridurre il cibo ingerito in complessi più piccoli per aiutare il processo digestivo.
I succhi gastrici hanno la capacità di autoregolarsi. Aumentano o diminuiscono, seguendo la quantità di alimenti da digerire, e si riassorbono completamente a stomaco vuoto. Non sempre, però, sono fisiologicamente capaci di normalizzarsi, soprattutto se la digestione è complessa o se la mucosa gastrica è compromessa e poco efficace.
Il caso più comune alla base di un reflusso gastrico occasionale è una grande abbuffata. Il nostro stomaco riceve una quantità di cibo ben superiore al normale, e necessita di un aumento improvviso di succhi gastrici per lo smaltimento del pranzo abbondante.
Ciò comporta nausea, senso di vomito, pancia gonfia e un malessere generale, destinato a passare da solo dopo diverse ore – o, in alternativa, può essere facilitato dagli antiacidi, farmaci che intervengono a regolare la produzione di succhi gastrici quando questa subisce un’impennata.
Il reflusso gastrico può essere causato anche da ragioni esterne all’alimentazione. È il caso di alcune terapie farmacologiche, primi fra tutti gli antinfiammatori, la cui principale controindicazione è proprio l’azione erosiva nei confronti della mucosa gastrica.
Una volta aggredita da antinfiammatori, antibiotici o terapie mediche specifiche, la mucosa gastrica prova a rigenerarsi con un aumento di succhi gastrici, che fungono da scudo di protezione nei suoi confronti. Così, la sovrapproduzione di succhi acidi stimola il reflusso gastroesofageo, con gli stessi sintomi di una grande abbuffata – arrivando, talvolta, anche al vomito.
In questo caso è consigliato rivolgersi al proprio medico o farmacista che, oltre agli antiacidi, può consigliare di assumere gastroprotettori, compresse indicate proprio per la protezione della parete gastrica.