
Ritiro farmaci contenenti ranitidina, quello che c’è da sapere
A settembre 2019 l’Aifa ha disposto il ritiro dalle farmacie della ranitidina. Perchè?
La ranitidina è il principio attivo di molti gastroprotettori, farmaci utilizzati in caso di disturbi gastrici, ulcere, infiammazioni gastriche, bruciore di stomaco e reflusso.
Può essere prescritto dal medico come terapia continuativa, è consigliata ad esempio in caso di assunzione di antinfiammatori per proteggere la mucosa gastrica, o può essere acquistata al banco come farmaco di automedicazione.
La ranitidina è stata ritirata dal mercato in via preventiva
Ad essere stata oggetto di controllo, evidentemente non passato a pieni voti, è la molecola prodotta dall’azienda farmaceutica indiana SARACA LABORATORIES LTD.
In via cautelativa, il ritiro è stato comunque esteso a tutti i farmaci contenenti ranitidina prodotti anche da altre case farmaceutiche.
Il motivo del ritiro è la presenza, in alcuni dei lotti prodotti dalla Saraca Laboratories, di un’impurezza chiamata N-nitrosodimetilammina (NDMA). Questa sostanza è classificata come potenzialmente cancerogena per il corpo umano, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Cosa assumere al posto della ranitidina?
Esistono diversi farmaci che possono sostituire con efficacia la ranitidina, sia come prevenzione di ulcere e infiammazioni gastriche, sia come cura di questi disturbi e di disturbi gastrici occasionali.
Consulta il tuo medico o il farmacista per trovare dei sostituti altrettanto efficaci.
Se stai già assumendo ranitidina non sospendere il farmaco improvvisamente, ma consulta il tuo medico per trovare un farmaco alternativo alla ranitidina, così come consigliato dalla comunicazione ufficiale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sulla ranitidina.
Nonostante il ritiro dal mercato, come atto dovuto per la prevenzione del rischio cancerogeno, non c’è da allarmarsi, anche se assumi ranitidina da diversi anni. L’AIFA rassicura infatti tutti i pazienti in trattamento con ranitidina che non è atteso un rischio acuto per coloro che hanno già assunto ranitidina in passato.