
Riso rosso fermentato, perchè è utile contro l’ipercolesterolemia
L’ipercolestrolemia è una condizione che, purtroppo, al giorno d’oggi è sempre più diffusa, e colpisce un numero in costante aumento di persone. Le ragioni dietro questo fenomeno sono, in definitiva, molteplici e spaziano solitamente tra una predisposizione genetica e una dieta errata. Sono oggi disponibili in commercio numerose soluzioni capaci, grazie alle molecole contenute, di ridurre, anche significativamente, i livelli plasmatici del colesterolo e dei trigliceridi. I farmaci più diffusi tuttavia fanno parte della grande famiglia delle statine, un gruppo di farmaci molto potente che può essere prescritto dal medico. Al pari dei farmaci di sintesi, come le statine appunto, sono state sviluppate negli ultimi anni soluzioni di origine naturale, che, grazie a particolare molecole,hanno la capacità di inibire la sintesi epatica del colesterolo. L’integratore più efficace è il riso rosso fermentato. Scopriamolo!
Che cos’è il riso rosso fermentato?
Il riso rosso fermentato è una prodotto derivato dall’attività di fermentazione appunto, di una particolare classe di funghi: il Monascus purpureus. Questi microorganismi, fermentando il riso, producono pigmenti in generale di colore rosso e un gruppo di molecole che hanno, appunto, una capacità inibitoria sul fegato nella produzione del colesterolo. Vanno ad agire, insomma, in modo più delicato sul problema. La base del successo di questo composto risiede, in prevalenza, la presenza della Monacolina K. È proprio questo infatti il segreto del successo e dell’efficacia di queste soluzioni. Il meccanismo di funzionamento della molecola comprende l’inibizione di un particolare enzima, responsabile, in grande misura, della sintesi del colesterolo. Questo è l’HMG-CoA.
Quali sono le indicazioni di utilizzo di questo integratore?
Affinché questo integratore risulti efficace nella riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo è necessario garantire una assunzione giornaliera di un dosaggio che varia tra i 3 e il 10 mg. Con questa posologia è possibile ridurre fino ad un massimo del 20-25% i livelli di colesterolo, in particolar modo quella riguardante i valori LDL. Per rendere particolarmente efficaci gli estratti di riso rosso fermentato è necessario che questi vengano utilizzati tutti i giorni e vengano affiancati ad una dieta corretta e sana. Nel caso invece di pazienti facenti parte delle categorie ad alto rischio, l’assunzione di preparati a base di riso rosso è sconsigliata, venendo invece incoraggiata l’assunzione di una terapia farmacologica capace di controllare, in modo più sicuro, i livelli di colesterolo circolanti.
Gli integratori a base di riso rosso fermentato sono sicuri?
Secondo recenti indagini i pazienti si dimostrano più inclini a seguire la terapia a base di Monacolina K ( derivata dalla fermentazione del riso appunto) in quanto lo ritengo un trattamento più sicuro se paragonato alle normali statine. In realtà, numerose indagini svolte su numerosi campioni di questo integratore hanno dimostrato che, in realtà, se la qualità e la quantità Monacolina K presenti all’interno del preparato non sono sufficienti, l’efficacia del preparato è seriamente compromessa. Ma non solo. Nei preparati più economici, che solamente sono di origine cinese, è molto alterato non solo la qualità e l’efficacia della Monacolina K, ma anche la sua purezza. In alcuni casi infatti, forse a casa della necessità di rendere più economico il processo di produzione, all’interno di questi preparati sono stati riscontrate altre sostanze pericolo, come, ad esempio, Citrinina e tracce di Asperigillus e Pennicillun. Tutti elementi estranei che, in realtà non dovevano essere re senti nel preparato. Quindi, ancora una volta, è necessario affidarsi a preparati di qualità.
Il riso rosso fermentato dunque è una alternativa molto valida alle statine, che si dimostra come estremamente efficace nel trattamento dell’ipercolesterolemia.