
Osteoartrite e altre cause del dolore all’anca negli adulti
Il dolore all’anca, o coxalgia, è una condizione patologica causata nella gran parte dei casi dall’osteoartrite, una patologia cronica che provoca danni e lesioni alla cartilagine e ai tessuti circostanti. L’osteoartrite causa dolore, rigidità, difficoltà nei movimenti e se non trattata efficacemente può causare anche una progressiva perdita della funzionalità dell’anca.
I sintomi dell’osteoatrite sono: dolore cronico, dolore e rigidità dell’articolazione dopo il riposo notturno, dolore nel momento in cui ci si alza o ci si siede. Il dolore può manifestarsi in una sola anca, oppure può manifestarsi in entrambe le anche.
Altre cause comuni del dolore all’anca
Il dolore all’anca può avere molteplici cause oltre alla più frequente osteoartrite. Tra le cause più comuni vi sono: fratture dell’anca, traumi causati da cadute o incidenti, osteonecrosi (ridotto afflusso di sangue nell’anca), displasia (deformazione dell’articolazione dell’anca), infiammazione del legamento della coscia.
Il trattamento del dolore all’anca
I trattamenti più efficaci per ridurre il dolore all’anca sono i farmaci analgesici, antidolorifici e antinfiammatori, a cui si aggiungono altri trattamenti quali fisioterapia e attività sportiva, come pilates e ginnastica dolce. Soltanto nei casi più gravi si ricorre all’intervento chirurgico.
Tra i farmaci da banco maggiormente utilizzati per il trattamento del dolore all’anca vi sono il paracetamolo e l’ibuprofene.
Cosa fare in caso di dolore all’anca
Quando si avvertono i primi sintomi di dolore all’anca è necessario mettersi subito a riposo, al fine di ridurre il dolore. Il tempo e il riposo sono infatti i migliori alleati per il trattamento del dolore all’anca. Spesso, nei casi meno gravi, è sufficiente il solo riposo per ridurre al minimo o del tutto i dolori. Nei casi in cui invece il dolore aumenta è necessario rivolgersi al proprio medico o al farmacista di fiducia per iniziare un trattamento con un farmaco antidolorifico da banco, ovvero un farmaco che non necessita di prescrizione medica.
Nei casi maggiormente gravi, in cui oltre al dolore si associano stati febbrili, stati dolorosi prolungati ad entrambe le anche, impossibilità di camminare, gamba che appare deformata o livida e condizioni di resistenza al trattamento farmacologico, è necessario rivolgersi ad un medico specialista.
Gestire il dolore all’anca a casa: alcuni consigli pratici
Oltre al trattamento farmacologico e al riposo, vi sono una serie di azioni necessarie che aiutano a migliore le condizioni e a ridurre progressivamente il dolore.
In caso di sovrappeso è necessario seguire una dieta equilibrata al fine di perdere peso. La perdita di peso corporeo aiuterà a ridurre il sovraccarico delle articolazioni e la pressione sull’anca, con un conseguente beneficio sulla riduzione del dolore.
Vanno evitati sport estremi e tutti gli sport, come la corsa e il ciclismo, che aumentano la pressione e il peso sull’anca. Bisogna evitare anche di camminare a piedi a lungo e per le donne è altamente consigliato evitare di indossare scarpe con tacchi alti.
Vanno preferiti invece sport come il pilates e la ginnastica dolce, che attraverso esercizi delicati e mirati aiutano a ridurre il dolore e a riacquisire progressivamente la funzionalità dell’anca. Anche lo stretching e il nuoto sono due sport che apportano benefici nella riduzione del dolore all’anca.