
Insufficienza venosa delle gambe: come rimediare
Quante volte notiamo un gonfiore eccessivo delle caviglie o sentiamo le gambe doloranti e attribuiamo la colpa ad una giornata pesante? In alcuni casi si tratta di una patologia che potrebbe diventare grave e debilitante se non opportunamente curata, quella dell’insufficienza venosa delle gambe.
La sensazione di gonfiore alle gambe spesso potrebbe essere attribuita alla stanchezza. Se si tratta di episodi isolati. Se ogni sera, però, si ripresenta lo stesso problema, è il caso di indagare più a fondo con il proprio medico.
L’insufficienza venosa delle gambe consiste in una ridotta capacità delle vene di riportare il sangue al cuore nel percorso di risalita a partire dagli arti inferiori.
L’età è un fattore predisponente, così come il sesso femminile – le donne ne sono più affette degli uomini -, ma non solo. Uno stile di vita sedentario indice molto sulla funzionalità venosa delle gambe.
Chi cammina tanto, infatti, è portato a sollecitare i muscoli delle gambe, che aiutano la spinta del sangue verso l’alto; chi, invece, passa molto tempo seduto o in piedi, ma fermo, rischia di favorire il ristagno della pressione sanguigna, contribuendo alla dilatazione delle vene.
L’insufficienza venosa è condizionata anche da altri fattori, tra cui sicuramente una predisposizione genetica, l’assunzione prolungata di ormoni come la pillola anticoncezionale, il sovrappeso e una dieta scorretta.
I sintomi, come anticipato, possono essere scambiati facilmente con delle gambe affaticate per una giornata intensa: dolore agli arti, gonfiore delle caviglie, talvolta comparsa di capillari o di lividi dovuti alla rottura dei piccoli vasi sanguigni.
Il medico curante è il miglior alleato sia per una corretta diagnosi, sia per valutare i passi successivi da affrontare per valutare lo stato dell’insufficienza venosa e della terapia da effettuare.
Solitamente sono necessari due esami diagnostici. l’angiografia, che studia l’anatomia dei vasi, e l’eco-doppler, che determina la velocità del flusso sanguigno.
Se l’insufficienza venosa non è ad uno stadio avanzato si può ricorrere a terapie orali come integratori e creme topiche; andrà comunque sicuramente rivisto lo stile di vita e l’alimentazione, sotto il controllo del medico.