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Dispepsia: può essere causata dalla cattiva digestione

La dispepsia (dal greco “dys”, difficile, e “pepsis”, digestione) è un disturbo molto comune tra la popolazione, trattandosi di cattiva digestione che può riguardare sia un pasto troppo abbondante che patologie concomitanti da sottoporre a controllo medico.

 

Generalmente la dispepsia non è preoccupante ed è passeggera, magari dovuta all’aver esagerato con il pranzo o all’ingestione di un alimento che non è ben tollerato dal nostro stomaco.

Quando si ripresenta regolarmente, invece, è il caso di procedere con un consulto medico e indagini più approfondite.

La dispepsia si manifesta solitamente dopo i pasti, prolungandosi anche per ore con alcuni dei sintomi più comuni: gonfiore addominale, senso di nausea, cefalee, senso di sazietà precoce, meteorismo e reflusso gastroesofageo.

La sintomatologia può dare indicazioni più o meno precise sulla causa della dispepsia. Per verificarla, comunque, il medico avrà sempre bisogno di seguire alcune indagini strumentali, come ad esempio esami del sangue per controllare la funzionalità del pancreas e del fegato, l’analisi delle feci per l’eventuale individuazione dell’Helicobacter Pylori o di altre infezioni a livello gastrointestinale, fino alla gastroscopia, unica tra questi esami a prevedere un’indagine interna.

Se la dispepsia si manifesta solo occasionalmente, fino a due volte a settimana, si può ricorrere a vari farmaci da banco comunemente chiamati anti acidi. Ne esistono di vari tipi e formulazioni, a seconda del proprio gusto e della propria comodità.

Le cause di questo tipo di dispepsia risiedono in abitudini alimentari errate, partendo proprio da un’alimentazione scorretta, con eccesso di grassi o di zuccheri. Anche mangiare troppo velocemente e non masticare lentamente può dar luogo a fenomeni di cattiva digestione.

Da non sottovalutare il fattore stress: è comune soffrire di dispepsia quando non si arriva a tavola con serenità, o se si è soliti mangiare distrattamente, mentre si continua a lavorare, senza prendersi la giusta pausa che il momento del pasto.

Per stati di cattiva digestione che si ripetono invece più volte a settimana diventa necessario l’aiuto del medico che può richiedere esami più approfonditi o descrivere terapie seguendo la diagnosi che emerge dagli esami effettuati.

Farmacia Ruggeri