
Come ridurre al minimo il contagio di influenze e raffreddori
I virus influenzali rappresentano le principali incombenze della stagione invernale. Già dal mese di ottobre fino all’avvento della primavera, tutti, dai più piccoli ai più grandi corriamo costantemente il rischio di ammalarci e dover restare a letto per qualche giorno. Come evitare il contagio di influenze?
Una predisposizione che aumenta tra chi è in continuo contatto fisico con altre persone. I virus, infatti, possono rivelarsi davvero resistenti a cominciare da quelli influenzali che sopravvivono fino a 24 ore su una superficie. Ancora più difficili da debellare sono invece quelli del raffreddore, capaci di resistere per più di sette giorni in ambienti chiusi. Va da sé, quindi, che luoghi apparentemente innocui come uffici, negozi e aule scolastiche rischiano di trasformarsi in vere e proprie incubatrici di malanni stagionali.
A presentare maggiormente il rischio di contrarre influenza e raffreddore sono maniglie delle porte, cellulari, mouse, tastiere, fotocopiatrici, stampanti e altri oggetti di uso comune simili.
Ovviamente però esistono diversi accorgimenti e precauzioni che ognuno di noi può adottare per ridurre al minimo o arrivare ad evitare totalmente il contagio. A tal proposito, non si può di certo non iniziare dall’igiene delle mani. Lavarsele regolarmente, utilizzando un disinfettante apposito, è una delle buone abitudini da adottare in questi casi.
Ovviamente conta molto anche la pulizia del luogo di lavoro, sia lo spazio che si occupa, sia tutti gli oggetti con cui si entra costantemente in contatto. E se già i sintomi influenzali cominciano a manifestarsi? Sarebbe opportuno evitare di starnutire o tossire in prossimità degli altri, mantenendo all’occorrenza una certa distanza. Utilizzare fazzolettini di carta, che dovranno essere poi gettati nel cestini o – meglio ancora – in bagno. Ma al netto di tutte le precauzioni “casalinghe” che possono aiutare nel contrasto ai virus influenzali, il miglior modo per prevenire il contagio resta sempre comunque uno: il vaccino. Vaccinarsi significa ridurre la possibilità di contrarre e di diffondere agenti patogeni sul luogo di lavoro.