
Cibi ricchi di fibre: quando assumerli e quando evitarli
Se è vero che le fibre sono raccomandate in qualunque regime dietetico consigliato dai medici, in alcuni casi il consumo di fibre deve essere molto limitato per evitare il peggioramento di alcune condizioni patologiche.
A cosa servono realmente le fibre e perché in certi casi vanno evitati?
La componente fibrosa degli alimenti, in breve, è costituita da carboidrati che vengono assimilati con un po’ più di fatica dal nostro intestino.
Proprio questa difficoltà, però, rende le fibre un alleato unico per la stimolazione della peristalsi, ossia del movimento intestinale: un intestino “costretto” a muoversi per completare la digestione sarà più sano ed efficiente, favorendo l’espulsione tramite le feci.
Le fibre si dividono in due grandi gruppi: le fibre solubili, che aiutano nella rimozione del colesterolo, ripuliscono il circolo sanguigno e mantengono il corpo in salute; le fibre insolubili, addette proprio a regolare l’attività intestinale.
Il loro compito non è di poco conto: è scientificamente dimostrato che le popolazioni in cui le fibre non vengono consumate a sufficienza sono più esposte a tumori al colon.
Dove trovare le fibre
Per consumare le fibre non dobbiamo, generalmente, modificare molto nella nostra dieta quotidiana, se già seguiamo un’alimentazione corretta.
Le fibre sono infatti contenute in abbondanza nella frutta, nella verdura (meglio se di stagione), nei cereali integrali come il farro, l’orzo e l’avena. Ottima la crusca di avena, con cui preparare deliziosi pancake o da consumare insieme allo yogurt la mattina.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumare 5-6 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Quando non consumare le fibre
Il divieto di consumo delle fibre è solitamente limitato a brevissimi periodi di tempo, potendo guarire da altre patologie che peggiorerebbero introducendo alcune fibre, specialmente con la crusca d’avena: colite, stitichezza – in questo caso meglio gli integratori -, osteoporosi e alcune terapie farmacologiche per cui è meglio accettare il consiglio del proprio medico.