
Cause e sintomi della tachicardia
La tachicardia è il termine con il quale ci si riferisce ad una condizione patologica di battito cardiaco accelerato che si manifesta anche in condizioni di riposo.
La frequenza del battito cardiaco è ritenuta regolare quando è compresa tra 66 e 100 battiti al minuto. Si parla invece di tachicardia, quando la frequenza cardiaca è superiore ai 100 battiti al minuto.
Comunemente l’aumento della frequenza cardiaca si verifica quando il corpo si trova in condizioni di sforzo fisico, ad esempio quando si pratica sport o in condizioni di forte trauma e stress. In tutti questi casi non si può parlare di tachicardia, poiché è lo sforzo fisico stesso a provocare un temporaneo aumento delle pulsazioni cardiache al minuto. Superata la condizione di sforzo fisico, infatti, il ritmo cardiaco si stabilizza, tornando ad un ritmo regolare.
Si parla di tachicardia, e quindi di una vera e propria condizione patologica, quando il ritmo cardiaco risulta accelerato in condizione di totale riposo fisico.
I sintomi della tachicardia
Quando il battito cardiaco aumenta fino a raggiungere una condizione di tachicardia si manifestano sintomi come: fiato corto, affanno, sensazione di svenimento e mancamento, debolezza, palpitazione e dolore al torace.
Vi sono casi rari in cui la tachicardia si manifesta senza alcun sintomo e la scoperta della diagnosi è quindi dovuta soltanto ad una visita medica approfondita.
Quando si avvertono i sintomi tipici della tachicardia è necessario chiamare con urgenza il Pronto Soccorso per richiedere un pronto intervento.
Le cause della tachicardia
Le cause della tachicardia possono essere molteplici, tra queste vi sono: condizioni di ipertensione (pressione arteriosa alta) o ipotensione (pressione arteriosa bassa), malattie cardiache congenite, malattie cardiovascolari, disfunzioni alla tiroide (ipertiroidismo), fumo, abuso di alcol o sostanze stupefacenti, danni causati da farmaci, squilibrio elettrolitico (eccesso di sostanze minerali), diabete, situazioni di forte stress psichico o emotivo, anemia, consumo eccessivo di caffeina, apnea notturna, ereditarietà e anzianità.
Vi sono anche altre malattie specifiche che possono provocare la tachicardia, come ad esempio le pneumopatie croniche (gravi patologie polmonari).
Come si effettua la diagnosi
Il medico di base o il cardiologo, attraverso lo stetoscopio, effettua una prima analisi preliminare in cui rileva un’alterazione del ritmo cardiaco. Successivamente verranno effettuati esami più specifici come: l’elettrocardiogramma (ECG), esame che permette di rilevare l’attività elettrica del cuore e che in casi specifici viene effettuato in condizione di sforzo fisico facendo camminare il paziente su un tapis roulant o pedalare su una cyclette; l’ecocardiogramma, esame che permette di rilevare un’immagine del cuore in movimento al fine di identificare le aree del cuore in cui vi è una scarsa o cattiva circolazione e altre anomalie del muscolo cardiaco.
Contestualmente a questi esami, il cardiologo può ritenere necessaria un’approfondita analisi delle condizioni cardiache attraverso altri esami, come la risonanza magnetica, la radiografia toracica, l’angiografia coronarica e la TAC (tomografia computerizzata).
Terapia e prevenzione della tachicardia
La terapia per la tachicardia ha la finalità di ridurre al minimo l’impatto dei sintomi e al contempo prevenire l’insorgenza di ulteriori complicazioni future.
Il farmaco utilizzato per la cura della tachicardia è un farmaco cosiddetto antiaritmico, che può essere prescritto esclusivamente dal cardiologo.
Vi sono poi una serie di manovre e stimolazioni cardiache che vengono effettuate esclusivamente durante gli episodi di tachicardia.
Oltre alla terapia vera e propria, ciò che risulta maggiormente utile è la prevenzione della malattia stessa. Ciò è possibile attraverso l’evitamento di condizioni di abuso di alcol, droghe e caffè e nei casi di rischio genetico effettuando visite di controllo ogni anno.
Nei casi in cui si evidenzia una situazione di rischio è possibile prevenire l’insorgenza della tachicardia conducendo uno stile di vita sano attraverso un’alimentazione equilibrata, smettendo di fumare e in casi specifici possono risultare utili piani terapeutici di prevenzione.